Fondazione Friuli e Teatro Verdi di Pordenone ancora insieme per la cultura. E in prima fila nell’investire sui giovani e sulla loro formazione, nel creare percorsi di comprensione e analisi della nostra epoca attraverso la cultura, la musica e la potenza del teatro con iniziative ideate su misura per le nuove generazioni. Queste le direttrici della rinnovata partnership tra i due Enti che da quest’anno si concretizza in un vero e proprio accordo d’intesa di durata triennale, a sottolineare la comune visione strategica per il rafforzamento dell’immagine del capoluogo della Destra Tagliamento quale centro di fervore culturale e di promozione dell’intero “sistema cultura” pordenonese.
Siglato nella mattinata di ieri dai due presidenti, Giuseppe Morandini e Giovanni Lessio, l’accordo premia il ruolo del Teatro cittadino quale centro culturale di riferimento per il mondo dei più giovani e degli studenti con proposte e progetti sempre all’insegna della qualità e dell’originalità. Al Verdi viene riconosciuta una peculiare capacità di “fare sistema” attraverso azioni di mediazione culturale tra mondi e soggetti culturali diversi. Grazie alla fattiva sinergia tra i due Enti è in avanzata fase di studio il coinvolgimento dell’Università di Udine, anche tramite il Consorzio universitario pordenonese, per iniziative di alta formazione con e per i giovani talenti, attraverso progetti che valorizzano non solo la città di Pordenone ma il più vasto territorio pordenonese-friulano.
«Stimolare il contatto diretto dei giovani con il mondo teatrale, con quello imprenditoriale e far vivere la città agli studenti è uno degli obiettivi primari del nostro Teatro», ha spiegato il presidente Lessio all’atto della sottoscrizione dell’accordo di intesa con Fondazione Friuli. Che poi ha aggiunto: «E proprio per favorire l’osmosi giovanile, il Verdi sta proseguendo nella felice sperimentazione delle “residenze artistiche”, inaugurate in ambito musicale internazionale con la Gmjo-Gustav Mahler Jugendorchester che vogliamo allargare a breve anche alla prosa. Quella con Fondazione Friuli, uno dei partner più importanti e autorevoli del nostro Teatro, non è solo una collaborazione ma una vera e propria sinergia culturale e progettuale che si traduce in spettacoli, concerti, laboratori, eventi e incontri di formazione. A unirci è l’impegno sociale e morale nel voler investire sui giovani, valorizzandoli, promuovendoli, offrendo loro concrete occasioni di affermazione».
«Questo accordo – sottolinea inoltre il presidente Morandini – rafforza una collaborazione costruita nel tempo sulla comune finalità di promozione dei giovani a tutti i livelli; il Teatro Verdi ha dimostrato di saper coinvolgere ed attivare le migliori risorse pubbliche e private confermandosi un propulsore culturale ed educativo per tutta la città e il suo territorio, ruolo mantenuto anche nella attuale difficile situazione nella quale è rimasto attivo e ha sperimentato vie nuove».
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In copertina e qui sopra i presidenti Morandini e Lessio alla firma dell’accordo triennale.
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Il messaggio dei Vangeli
con don Luciano Padovese
“I cieli e la terra passeranno, le mie parole non passeranno”. Oltre duemila anni dopo, la promessa di Gesù continua a compiersi, ma in tempo di pandemia riascoltare le sue parole nella condivisione dell’omelia è più difficile. Per questo, nella speranza di poter riprendere presto la Messa prefestiva del Sabato nella Cappella della Casa dello Studente di Pordenone, don Luciano Padovese, teologo morale e operatore culturale (foto), è protagonista del nuovo ciclo di incontri settimanali dedicati ai Vangeli festivi, promossi da Presenza e Cultura sui canali social del Centro culturale Casa Zanussi di Pordenone Facebook/centroculturapordenone e Youtube Cultura Pordenone e sul sito centroculturapordenone.it/pec. Ecco dunque le prime quattro brevi “riflessioni” online alle 17, a partire da domani 9 aprile: si inizia con il tema Incredulità di Tommaso. A seguire, venerdì 16 aprile, Il perdono dei peccati: come dono lasciato da Gesù a frutto della sua Resurrezione. Venerdì 23 aprile Il buon pastore: la parabola fondamentale con cui Gesù identifica la sua persona e la sua presenza a beneficio di tutti gli uomini e donne del mondo. Venerdì 30 aprile, infine, Gesù la vite, noi i tralci: un’altra parabola evangelica per dire la stretta comunione del Signore con noi, nel cammino della vita. Info e dettagli www.centroculturapordenone.it